Massimiliano Palmisani

Massimiliano Palmisani

È innanzitutto un AMICO. Se si facesse una ricerca dei sinonimi di “leale “avreste come risultato: sincero, giusto, schietto, onesto, fidato e cavalleresco.

Ecco lui è tutto questo, senza esagerazione.

È nato a Caserta, lavora nel mondo dell’economia ma è in quello sportivo dove le nostre strade si sono incrociate, lavorando insieme in un bel po’ di club.

Massimiliano non è solo colui che insegna tecniche e strategie cestistiche, ma persona pronta ad imparare sempre in ogni situazione.

Con I suoi modi e metodi riesce a facilitare l’auto consapevolezza dell’atleta e crea continue occasioni di apprendimento che gli permettono di trasmettere competenze e conoscenze con l’obiettivo di perseguire e raggiungere il risultato.

La stima è talmente tanta che gli scambi, i pareri, le critiche come anche gli elogi su ciò che ci accomuna: lo sport, sono giornalieri.

Spesso approntiamo protocolli di lavoro, lui come allenatore ed io preparatore fisico nonostante i nostri impegni siano in squadre diverse.

Il prezioso contributo che ci darà sarà di rilievo perché fatto con la massima purezza e professionalità.

Grazie Massimiliano per essere qui!

Massimiliano Palmisani

È innanzitutto un AMICO. Se si facesse una ricerca dei sinonimi di “leale “avreste come risultato: sincero, giusto, schietto, onesto, fidato e cavalleresco.

Ecco lui è tutto questo, senza esagerazione.

Massimiliano Palmisani
Dr. Massimiliano Palmisani

È nato a Caserta, lavora nel mondo dell’economia ma è in quello sportivo dove le nostre strade si sono incrociate, lavorando insieme in un bel po’ di club.

Massimiliano non è solo colui che insegna tecniche e strategie cestistiche, ma persona pronta ad imparare sempre in ogni situazione.

Con I suoi modi e metodi riesce a facilitare l’auto consapevolezza dell’atleta e crea continue occasioni di apprendimento che gli permettono di trasmettere competenze e conoscenze con l’obiettivo di perseguire e raggiungere il risultato.

La stima è talmente tanta che gli scambi, i pareri, le critiche come anche gli elogi su ciò che ci accomuna: lo sport, sono giornalieri.

Spesso approntiamo protocolli di lavoro, lui come allenatore ed io preparatore fisico nonostante i nostri impegni siano in squadre diverse.

Il prezioso contributo che ci darà sarà di rilievo perché fatto con la massima purezza e professionalità.

Grazie Massimiliano per essere qui!

Anno 1

26 giugno 2020 – 26 giugno 2021

Un anno fa training concept.it è approdato nella rete per la prima volta.

Potrebbe sembrare strano ma tante sono state le emozioni che si sono susseguite prima – durante e dopo il lancio del blog.

Una su tutte l’incertezza sull’essere in grado di…

…avere la costanza necessaria per tenere alte le aspettative, nonostante tutto il progetto rimanga basato su un’idea senza scopo di lucro bensì di semplice divulgazione e scambio d’idee.

Non era scontato riuscire ad arrivare alle persone in modo spontaneo e collaborativo, seppur con l’aiuto di autorevoli ideatori d’interessanti articoli

training concept

Di sicuro la voglia di mettere in pratica questo progetto era tanta quindi ho messo da parte tutti i timori che oggettivamente avevo e sono andato dritto all’obiettivo

I punti di forza

Non è facile affermare se sono stati raggiunti i traguardi prefissati anche perché possono cambiare da persona a persona ed essere misurati su basi diverse:

  • numero di utenti raggiunti (90000 circa)
  • tempo trascorso sul proprio blog (12 minuti ad utente):
  • numero di lettori che hanno letto fino in fondo gli articoli (52000 circa)
  • la quantità di articoli prodotti (130 circa)
  • il monitoraggio delle newsletter

Tutto è corretto ed ha un senso

Ma come in matematica anche in questo caso i numeri devono essere verificati (la prova del 9) ed io l’ho fatto soprattutto tramite le miriadi di email e messaggi che ho ricevuto e ricevo in privato

Le difficoltà

È stato un duro lavoro:

  • impegnarsi a formulare,
  • impaginare
    • anche gli articoli dei tanti amici che hanno collaborato
  • rendere quando più leggibile possibile ciò che si voleva trasmettere
  • investire in tempo ed energia
  • trovare il giusto equilibrio tra
    • la qualità degli argomenti
    • la puntualità nella pubblicazione
    • la quantità mensile degli articoli
Grazie ai “cosiddetti” esperti

Senza di loro sarebbe stato impossibile raggiungere questi grandi obiettivi.

La particolarità, l’originalità, il valore degli articoli e degli argomenti trattati hanno fatto in modo da dare pregio e finalizzare quanto avevo da tanto tempo nella mia testa.

Li rinomino singolarmente perché ci hanno donato, gratuitamente, delle loro riflessioni ed osservazioni nello spirito della formazione comune.

L’anno che verrà

Visto che il grafico delle visualizzazioni è in continua crescita viene da sé che il primo obiettivo non è continuare a salire (me lo auguro comunque) ma rimanere costanti nelle aspettative.

Cercheremo di continuare a pubblicare articoli di buona qualità trovando un modo per stimolare e coinvolgere i tanti lettori nelle pubblicazioni inerenti alle tematiche del blog.

Si punterà a raggruppare i tanti articoli pubblicati in categorie visibili per facilitare la consultazione ed in previsione creare una newsletter

Grazie

Grazie davvero a tutti voi

di Tiziano Megaro

Passaggio

Gesto tecnico – forza – lettura

In questi giorni ci stiamo beando delle immagini che provengono da oltre oceano, fortunatamente la NBA e la WNBA sono riprese e ci stanno fornendo milioni di spunti oltre alla visione di partite spettacolari nonostante la mancanza degli spettatori, che in arene come quelle americane sicuramente rappresentano un valore aggiunto.

Prendo spunto…

non dalle clips spettacolari di LeBron o di Doncic e via dicendo ma da due rimesse che avevano una esecuzione simile ma che non sono andate entrambe a buon fine.

Le stesse rimesse laterali
Rimessa laterale
Rimessa laterale da basketcoach.net

Stesse rimesse laterali, con lo stesso scopo, quello di liberare il tiratore vicino il lato della rimessa ed, in ultima ipotesi, avere la forza e la capacità di vedere l’uomo che era libero vicino la linea laterale opposta.

I Raptors riescono nel capolavoro, il passatore riesce a vedere l’uomo libero dal lato opposto, che a 5 decimi di secondo tira e segna da 3 punti ribaltando il risultato.

Kawhi Leonard - 2019  Credit Foto Getty Images
Kawhi Leonard – 2019 Credit Foto Getty Images
Nello specifico

Se ci soffermiamo su questa situazione ci possono essere tantissime cosa da sottolineare, un milioni di particolari, ma mi fermo al “semplice” gesto del passaggio da una linea laterale all’altra, tralasciando l’aspetto che chi ha tirato lo ha fatto in 5 decimi di secondo!!!

Quel passaggio racchiude: gesto tecnico, forza e lettura mentre i compagni si muovevano.

E’ ovvio che chi è un giocatore della NBA sa passare la palla nel modo giusto.

Mi aggancio ad uno dei tormentoni di coach Andrea Capobianco che giustamente afferma:

“ dire passa la palla bene ad un giocatore non significa nulla”.

Insegnare ad un giocatore come si passa la palla e soffermarsi su quale tipo di passaggio deve fare in base alla situazione di gioco ovviamente non è un male.

Nel caso della rimessa dei Raptors era un passaggio lob.

Mi chiedo tutti i nostri giocatori sanno veramente come si effettua un tale passaggio?

Per effettuare un tale passaggio ci vuole:

  • la tecnica
  • la forza, che deve essere tale da far arrivare la palla velocemente da un lato all’altro del campo in maniera precisa, con un Big man messo volutamente dalla panchina avversaria ad ostacolarne la visione ed il passaggio.
  • la lettura, bisogna “leggere” la situazione

nel caso che esaminiamo si deve leggere il tutto, in pochissimo tempo, per effettuare la rimessa ed effettuare un tiro a 5 decimi di secondo.

La lettura del gioco

E’ un aspetto molto complesso, che ci porta ad una discussione infinita.

Di solito in palestra lo stimolo esterno che hanno i nostri ragazzi è principalmente la nostra voce, che dopo un po’ puo’ stancare, ed allora:

perché non trovare altri stimoli da inserire durante i nostri allenamenti.

Coach Massimo Antonelli di Tam Tam Basket usa la musica per migliorare il gesto tecnico dei ragazzi, ma esistono altri strumenti per migliorare i nostri ragazzi.

In questi giorni ho visto un lavoro eccellente creato da Coach Massimo Riga che attraverso le luci, i colori, l’uso di cartelloni cerca di dare un approccio differente al lavoro in palestra.

Massimo Riga
Massimo Riga con la maglia della nazionale italiana

Senza gridare:

tieni la testa alta

usa delle lampade che rispondono a certi impulsi.

Posizionati in base al lavoro che intende effettuare danno la possibilità di non dover più gridare “testa alta”, oppure “passa la palla”.

(situazione tipica: il coach dice “passa la palla”, ovviamente lo sente anche l’avversario, e la palla viene rubata).

Usando stimoli diversi, i ragazzi reagiscono a questi stimoli ed il coach lavora, insieme al ragazzo, sul gesto tecnico.

Conclusione

Guardo – sento – leggo, dove, però, la lettura è frutto di un impulso non indotto dal coach ma è una reazione che il giocatore ha, vedendo quello che succede in campo.

Tornando alla rimessa Raptors tutti i giocatori vicino alla palla sono fermati dai cambi difensivi degli avversari mentre la luce si accende lontano dalla palla,

“ed io la vedo perché mi sono allenato a vederla”.

di Massimiliano Palmisani