Ma com’è andata quella gara, metro per metro?
E come ha fatto uno sconosciuto velocista australiano a piazzarsi sul secondo gradino del podio in mezzo ai due favoritissimi americani?
Pensieri personali
E come ha fatto uno sconosciuto velocista australiano a piazzarsi sul secondo gradino del podio in mezzo ai due favoritissimi americani?
Siamo davvero onorati di annunciare, ai tanti visitatori del nostro blog, che uno dei più stimati professori del mondo sportivo ci ha regalato la possibilità di pubblicare i suoi pensieri, riflessioni o osservazioni.
Hanno rischiato di saltare quelle Olimpiadi, e sarebbe stato un peccato mortale, perché hanno toccato livelli assoluti, anche dal punto di vista sportivo.
Immaginiamo di salire su un meraviglioso veicolo, l’ “ottomobile”, che ci conduce all’interno del nostro corpo.
L’ “ottofisso” ci farebbe percorrere sempre la stessa strada, sicura ma noiosa, l’ “ottomobile”, di cui ci parla Gianni Rodari nella sua “Grammatica della fantasia”, (Grammatica della fantasia, Gianni Rodari, Giulio Einaudi Editore, 1973), è un otto volante capace di viaggiare su strade principali e viottoli secondari, allargando, così, la viabilità cerebrale…
In questo viaggio nei diritti umani siamo arrivati al 1968.
Prima di andare allo stadio Olimpico di Città del Messico, cerchiamo di capire le contestazioni studentesche avvenute i giorni precedenti le Olimpiadi.
Ah, finalmente ascoltiamo, oltre la musica, anche le parole della canzone di Alberto Cantone, dedicata a Peter Norman, colonna sonora di questo lavoro.
La pratica sportiva in Italia non è molto diffusa, tuttavia, se consideriamo i praticanti di tutte le discipline, giungiamo a una cifra piuttosto considerevole.
Il numero di ragazzi in età scolare che pratica sport è così elevato da permettere l’identificazione di una vera e propria tipologia di alunno chiamata “studente-atleta” che, tuttavia, è ancora sconosciuta, se non apertamente ignorata od osteggiata da una parte d’insegnanti…
Ho speso questi anni in palestre, campi di calcio, di tennis, di pallacanestro, piscine e piste di atletica leggera con bimbi, ragazzi e adulti, prestando il mio umile servizio di educatore – istruttore e preparatore fisico.
È stato, è e sarà sempre bello poterlo fare fin quando sarò in condizione.
Quest’anno, più che mai, sento l’esigenza di condividere con tutti i miei amici e chi segue il mio blog, l’inizio del nuovo anno sportivo.
Dopo tanti campionati vissuti con lo Scafati basket, sarò il preparatore fisico della Virtus Arechi Salerno società che con la sua professionalità, organizzazione, serietà e voglia di crescere è riuscita a darmi i giusti stimoli e la giusta adrenalina.
Allenare i miei atleti mi rende sempre più voglioso di programmare, sperimentare e rendere i loro allenamenti quanto più efficienti e funzionali possibili.
Si avvicina il momento dell’aggancio con il tema del nostro blog
Tizano Megaro
Ancora una tappa nel lungo cammino per il riconoscimento dei diritti umani (anche attraverso lo sport).
Anche nella musica esistevano varie forme di espressione nei confronti della questione razziale.
Per una corretta programmazione degli allenamenti di tipo organico è di fondamentale importanza effettuare test incrementali che permettano di identificare il punto ZERO (livello di partenza), ricercando:…
L’attività motoria rappresenta un elemento fondamentale della crescita psico-fisica dei più piccoli, nonché uno strumento primario per la tutela della salute dei giovani e meno giovani.
Tra i suo tanti benefici, aiuta a dosare l’energia e liberare la fantasia, maturando l’importanza dell’osservare gli altri e ad interagire con le differenze.
Le attività motorie e sportive,…
Non so se avete fatto il biglietto, perché per questo primo blocco di puntate dovremo fare dei viaggi in pullman.
Si parte da Montgomery, in Alabama, in compagnia di una simpatica sarta di colore, per poi fare un tour nel sud degli States, a bordo di pullman che portavano in giro aria di libertà.
Ma si sa, la libertà ha un prezzo alto da pagare: oggi di questa cosa forse ce ne dovremmo ricordare più spesso.
Questa mattina sui giornali la presentazione del nuovo format ideato dal nostro Dino De Angelis che, come annunciato, ci donerà, secondo la filosofia della nostra piattaforma, in modo totalmente gratuito.
Ciò che dobbiamo fare è dedicargli qualche minuto del nostro tempo e, magari, condividendo, quando e se vorrete.
Come annunciato vi lasciamo il promo – video del racconto a puntate di Dino De Angelis.
Il consiglio è di perdere qualche minuto perché ne vale davvero la pena.
Ogni giovedì su trainingconcept.it
L’argomento che il nostro coach, Sergio Luise, tratterà fa parte di un aspetto del lavoro di allenatore professionista che meriterebbe diversi approfondimenti, ognuno dei quali potrebbe essere il principale tema di
successivi articoli.
Sergio dice che:…
di Sergio Luise
Come per il pensiero anche per il movimento si può parlare di “movimento convergente” e di “movimento divergente” perché l’atto motorio è un evento cognitivo.
E’ il movimento che non deriva da una precisa ripartizione temporale esterna:…
Hai presente il primo allenamento della settimana dopo che la domenica hai perso una partita?
Osserva bene i giocatori quando entrano in palestra.
Ciascuno ha la sua reazione, questo è chiaro. Ma se stai attento ai loro sguardi, potrai notare una di queste due reazioni:
Il canottaggio è uno sport semplice: sei barche allineate, partenza al Via! e vince chi arriva prima.
A cosa servono, allora, i giudici arbitro? Dove sono durante la gara?
Può sembrare strano ma sparsi sul campo ci sono non meno di nove umpire e un canottiere li incontra (e li maledice) quasi tutti.
Il problema, nel canottaggio,…
“Chiama un time out!”, “quando lo chiami il time out?!”.
Sono tra le frasi più urlate dagli spettatori a noi allenatori durante la partita, a testimonianza dell’importanza che lo stesso pubblico
attribuisce a questo aspetto del GIOCO.
di Sergio Luise
Basta essere stati buoni giocatori per essere anche grandi allenatori?
Prescindiamo per una volta dai singoli sport, ma restringiamo però il campo almeno agli sport di squadra, che esigono dinamiche e competenze relazionali assolutamente diverse da quelli di tipo individuale.
Il caso del giorno, è evidente, riguarda Pirlo, neo allenatore della Juve.
La nomina ha fatto scattare, inevitabilmente, parecchie osservazioni sull’opportunità di nominare un allenatore che non ha mai allenato.
Dopo la lettura di un articolo apparso sul sito dell’associazione allenatori di canottaggio, ho pensato di buttare giù qualche riflessione sulla definizione di “calma Olimpica”.
Visto le tre medaglie olimpiche alle spalle dovrebbe essere un argomento quantomeno a me familiare ma vi assicuro che tale non è.
È stato studiato che un atleta per arrivare a partecipare ad un’Olimpiade deve avere…